Vi trovate in Federazione AVULSS ODV/Home/ Modulistica/ Moduli ass.ne/ La Carta del Volontario
La
“Carta”
del
Volontario
Avulss
si
propone
di
favorire
la
indispensabile
unità
culturale,
ideale
e
operativa,
espressione
della
identità
e
del
carisma
dell’Associazione,
onde
offrire,
soprattutto
ai
Responsabili,
un
aiuto
concreto
per
realizzare,
in
spirito
di
comunione,
un
servizio
di
Volontariato
che
realmente
contribuisca
a
migliorare
la
qualità
di
vita degli uomini
Il
Volontario
AVULSS
è
una
persona
che,
per
libera
scelta,
risponde
alla
chiamata
per
servire
i
fratelli,
ed
essere
segno
fecondo
dell’amore,
promotore
e
donatore
di
speranza,
capace:
a)
di
ascoltare,
sollevare
e
confortare
gli
uomini,
specie
i
più
poveri
e
i
più
sofferenti;
partecipando,
nella
condivisione,
alla
responsabilità,
alla
storia,
alla
vita
di
ognuno,
aiutandoli
perché
siano
essi
stessi
i
protagonisti
della
propria
esistenza
e
del proprio cammino di crescita e di liberazione;
b)
di
inventare
e
animare
continuamente
cose
nuove
davanti
a
situazioni
nuove
per
costruire
una
società
nuova,
aggredendo
soprattutto
le
cause
di
malattia,
di
sofferenza,
di
povertà,
di
emarginazione;
c)
di
rinnovare
la
cultura
del
nostro
tempo
proponendo
un
“supplemento
d’anima”
fatto
di
eroismo
e
di
energie
spirituali,
più
con
la
testimonianza
della
vita
che
con
le
parole.
Il Volontario AVULSS è uno che si pone a servizio della vita:
•
è
uno
che,
beneficiando
dei
diritti
che
gli
vengono
dalla
Costituzione
e
dalle
leggi
dello
Stato
italiano,
intende
esercitare,
soprattutto
in
ambito
socio-sanitario,
un
servizio
libero,
gratuito,
qualificato,
organizzato
e
civilmente
riconosciuto,
capace
di
esprimere
nella
realtà
pubblica
la
presenza
militante
di
una
forza
impegnata
nel
migliorare
la
qualità
della
vita
di
ogni
uomo,
di
tutto
l’uomo,
specialmente
in condizione di sofferenza, bisogno, emarginazione;
•
è
uno
che,
mentre
si
impegna
per
essere
valido
soggetto
assistenziale,
nel
tempo
stesso
si
adopera
per
essere
qualificato soggetto socio-politico;
•
è
uno
che,
radicandosi
nell’evento
di
Cristo,
intende
esercitare
un
servizio
che
rinnovi
le
istituzioni,
rinnovi
la
società, rinnovi la vita, rinnovi la terra;
•
è
uno
che,
con
la
presenza
e
con
il
suo
servizio
umile,
costante,
qualificato,
gratuito,
testimonia
la
sua
fede
nel
valore dell’uomo, della vita, della salute e, nel senso
umano
e
cristiano,
della
malattia,
della
sofferenza
e
della
stessa morte;
•
è
uno
che
testimonia
la
sua
fiducia
nell’uomo
e
nel
suo
destino eterno;
• è uno che non si esaurisce nel “fare”;
• è uno che genera una cultura di vita;
• è uno che, prima di operare, deve convertirsi alla vita.
Il
Volontario
AVULSS
non
è
un
dispensatore
di
cose,
ma
un
donatore
di
“essere”;
è
un
esperto
in
umanità,
è
una
persona
che
diventa
sempre
più
capace
di
vivere
insieme,
di
stare
accanto
ad
altre
persone;
è
uno
che
si
preoccupa
di
crescere
in
umanità,
per
comunicare
umanità.
Quindi
il
Volontario
AVULSS
non
sostituisce
nessuno,
non
fa
concorrenza
a
nessuno,
non
interferisce
e
non
è
in
opposizione
con
nessuno.
Per
questo
nel
servizio
di
Volontariato
AVULSS
non
c’è
posto
per
la
genericità,
l’inqualificazione,
l’improvvisazione.
Pertanto
il
Volontario
AVULSS
deve
impegnarsi
prima
di
tutto
e
soprattutto
per
formarsi
una
personalità
ricca,
capace
di
ascolto,
di
dialogo,
di
intervento
discreto,
a
tempo
e
luogo.
Così
il
“servire”
l’altro
acquisterà
il
significato
dell’assunzione
dell’uomo
totale,
e
non
di
semplici
gesti,
necessari,
ma
non
redentivi.
Il
Volontario
AVULSS
è
uno
che
realizza
il
suo
servizio
nella
comunione.
“Dio
volle
santificare
e
salvare
gli
uomini
non
individualmente
e
senza
alcun
legame
tra
loro,
ma
volle
costituire
di
loro
un
popolo”
(LG
9).
La
comunione
è
data
all’uomo
dalla
somiglianza
di
ciascuno
con
l’Autore
e
il
Signore
della
vita.
La
comunione
quindi
va
intesa
dal
Volontario
AVULSS
come
un
“dono”:
che
può
essere
riconosciuto,
accettato,
rispettato
e
reso
fecondo,
oppure
misconosciuto,
rifiutato,
calpestato
e
reso
sterile.
Dall’accettazione
della
comunione
scaturiscono
la
comprensione,
il
dialogo,
l’attenzione
all’altro,
l’aiuto
e
la
solidarietà.
È
la
comunione
che
provoca
lo
stile
di
vita
nell’AVULSS
(“lavorare
insieme
per
servire
meglio”),
che
non
mortifica
la
peculiarità
di
stile
e
di
doni
di
cui
i
singoli
Volontari
sono
dotati.
Perché
nell’AVULSS
si
realizzi
la
comunità
vera
(Federazione
-
Associazioni
-
Gruppi
settoriali
e/o
territoriali)
fondata
sulla
comunione,
e
perché
essa
viva,
si
fortifichi, resista, occorrono due condizioni:
1)
la
comunione
degli
spiriti
fondata
sull’obbedienza
al
Signore
della vita e alla vita stessa;
2)
la
comunione
dei
beni:
tempo,
capacità,
competenza,
mezzi,
esperienza,
stima,
ascolto,
fiducia,
incoraggiamento,
correzione fraterna, capacità di perdono.
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